Un’occasione importante per le PMI da sfruttare al meglio per innovare e restare sul mercato più competitivi.
La dotazione della legge di Bilancio solo per il 2019 vale 25 milioni di euro e spalmerà altri 50 milioni di euro tra il 2020 e il 2021: tanti, quindi, i contributi a fondo perduto dedicati proprio a pagare le consulenze specialistiche per l’innovazione.
Chi è l’Innovation Manager?
Un esperto in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, nonché di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
Nuove applicazioni, idee, tecnologie e modelli di business. Uno dei compiti dell’innovation manager è quindi quello di sostenere questo scouting, che deve essere continuamente rinnovato.
le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 individuate sono:
Big data e analisi dei dati
Cloud, fog e quantum computing
Integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale
Simulazione e sistemi cyber-fisici
Sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA)
Robotica avanzata e collaborativa
Interfaccia uomo-macchina
Manifattura additiva e stampa tridimensionale
Internet delle cose e delle macchine
Integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali
Programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati
Programmi di open innovation
Il contributo copre anche i costi di consulenze volte ad orientare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi attraverso:
L’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa
L’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing l’emissione di minibond
40.000 euro per le micro e piccole imprese nel limite del 50% della spesa
25.000 euro per le medie imprese nel limite del 30% della spesa
80.000 euro per le reti d’impresa nel limite del 50% delle spese sostenute